Sanremo, lo “spettacolo” di Bugo e Morgan

Sanremo, 7 febbraio 2020.

Personalmente, ho sempre trovato il festival della musica italiana di Sanremo un evento trascurabile, tanto che non mi sono sentito di inserirlo nella categoria musica, senza nulla togliere all’importanza che può aver avuto nel passato, ma nel panorama musicale attuale è solo lo specchio di un livellamento verso il basso del nostro gusto musicale.

Il fatto

In questo contesto, accade però nella serata di venerdì un evento interessante, soprattutto in chiave sociale e anche artistica, in un certo senso.

Entrano sul palco Bugo e Morgan, al secolo Cristian Bugatti e Marco Castoldi, pronti per esibirsi con la loro “Sincero” (qui il loro videoclip), e Morgan comincia a cantare un testo diverso dall’originale, qui di seguito i versi pronunciati:

“Le brutte intenzioni, la maleducazione.

La tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza.

Fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa.

Certo il disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia.

Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro… ma questo sono io.”

Bugo, appena realizza che i versi sono rivolti a lui, esce di scena e abbandona il palco. L’esibizione termina in questo momento perché Morgan lo segue e i due vengono squalificati dalla competizione.

Di seguito riporto un video di Red Ronnie, che porta una sua interpretazione dei fatti, qui trovate il video dell’esibizione della sera prima (evento scatenante del dissidio, dove gli stessi protagonisti eseguono “Canzone per te” di Sergio Endrigo) e qui trovate invece il video della diretta dell’accaduto, almeno fino a che rimarrà disponibile.

Nel momento in cui scrivo l’articolo noto che ci sono varie dichiarazioni dei protagonisti, che per non appesantire troppo l’argomento mi limito a linkare (dichiarazione di Morgan e dichiarazione di Bugo), nel caso qualcuno ne fosse interessato, ma a cui non farò riferimento diretto.

Considerazioni finali

Esattamente cosa trovo interessante di questo avvenimento? Sostanzialmente tre aspetti:

  1. Questo è il momento più saliente del festival, e direi che questo fatto, da solo, spiega ampiamente cosa intendevo ad inizio articolo;
  2. A livello di notizie è trattato al pari del nCov2;
  3. A livello sociale, che due persone, presunti amici (prima ancora che artisti), mettano in crisi il loro rapporto su di un palco e poco dopo si scambino insulti e accuse.

Sull’ultimo punto vorrei aggiungere che, non mi sorprende tanto il fatto che due persone possano avere litigi o incomprensioni, ma che si sottovaluti il loro ruolo pubblico. Ed è chiaramente un discorso che vale per molti altri casi, non solo per quello in questione.

Quando una persona raggiunge la fama, a mio parere, dovrebbe cercare di regolare i propri impulsi emotivi nelle apparizioni pubbliche, ricordarsi che si è, volenti o meno, un modello per le altre persone, soprattutto per i più giovani, che si stanno formando e che vedono nei personaggi famosi degli esempi di vita, e questo vale per un politico, un cantante, un comico o uno sportivo.

Ecco, il festival di Sanremo sicuramente non dovrebbe essere questo.

Non dovrebbe essere spettacolo di basso livello, vi sono infatti altri episodi del festival di quest’anno che non voglio commentare e di cui è impossibile non venire a conoscenza, anche senza aver visto le serate in diretta, perché come al solito ha più valore questo che le canzoni in gara.

Il festival della canzone italiana dovrebbe essere una vetrina che valorizza la musica, anche per generi che solitamente la radio non propone.

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Grazie ancora per l’attenzione che mi avete dedicato.

Ciao!