- Introduzione
- Poeta
- Il contesto politico/sociale
- Storia di un impiegato
- De André, perché è attuale?
- Non al denaro non all’amore né al cielo
- Chiusura
Come avrei mai potuto non parlare qui di De André?
Introduzione
Non solo per l’importanza storica nel panorama musicale del nostro Paese, ma anche per avermi regalato il più bel nome che potessi mai avere, Andrea.
Dovete sapere, infatti, che i miei genitori hanno scelto di chiamarmi proprio Andrea durante un suo concerto, nello svolgimento di questa splendida canzone.
Poeta
La grandezza di De André è principalmente associata alla sua capacità di scrittura, che egli ha scelto di dedicare maggiormente a temi sociali, scrivendo di emarginati, ribelli, prostitute e più in generale di tutti coloro etichettati come “diversi”.
Per questa sua attitudine viene definito da molti come poeta, oltre che cantautore.
Grande amico di Paolo Villaggio, a cui si deve anche l’origine del soprannome Faber, col quale ha condiviso gran parte dell’infanzia e che lo ha accompagnato anche nella carriera artistica degli esordi, scrivendo assieme a lui “Il fannullone/Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers“.
Il contesto politico/sociale
Se si parla di De André non ci si può esimere dall’inquadrarlo nel contesto storico in cui ha vissuto, Faber nasce nel febbraio del 1940, attraversa quindi la Seconda Guerra Mondiale, il dopoguerra, il ’68 e tutto questo indubbiamente influisce, come tanti altri artisti italiani e internazionali, sui testi delle future canzoni ma soprattutto sulla persona.
Fabrizio svilupperà un carattere irrequieto, sensibile e finirà per definirsi anarco-individualista, questo gli provocherà le attenzioni dei servizi segreti e della polizia perché si temeva un suo coinvolgimento con alcuni gruppi organizzati di quegli anni, sospetti poi decaduti dopo qualche anno.
Storia di un impiegato
In realtà poi Faber, criticò più di una volta i gruppi terroristici perché sosteneva che la loro attività finisse solo con il consolidare il potere piuttosto che abbatterlo, come in “Storia di un impiegato“.
De André, perché è attuale?
Le sue canzoni risultano attuali perché non ha solo descritto cose vissute in prima persona, ma con le proprie canzoni si è “schierato” dalla parte degli ultimi, nel senso che ha dato loro una identità e una propria dignità, descrivendo situazioni reali che anche ai nostri giorni accadono.
Non al denaro non all’amore né al cielo
“Non al denaro non all’amore né al cielo“ parla di tante storie come questa, liberamente tratto dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters (vedi anche un ottimo parallelismo tra le due opere qui), l’album di De André mette in musica nove di queste 244 storie, e riceve anche dall’Università di Losanna la Laurea “Honoris Causa” in Letteratura Straniera per questo lavoro.
Chiusura
Spero con questo articolo di aver stuzzicato la curiosità di chi ancora non conoscesse De André, e di aver fatto scendere una lacrimuccia, invece, a chi già lo conosceva e ha fatto un tuffo indietro grazie a queste righe, ma soprattutto al grande Faber.
Per me le sue canzoni sono sempre state ispiratrici di riflessioni, e l’accompagnamento della PFM perfetto connubio per scatenare ulteriori emozioni.
Vi do, infine, appuntamento ad un mio prossimo articolo con la meravigliosa “Creuza de Mà”.
Ciao!